CHIRURGIA AVANZATA per pazienti con gravi carenze di osso.
Con questa tecnica, il chirurgo odontoiatra è in grado di impiantare al paziente un dispositivo “sottoperiostale” in TITANIO, che ancorato tramite delle microviti all’ osso mascellare o mandibolare, funge da stabile supporto per una protesi fissa anche in CONDIZIONI DI GRAVE. CARENZA OSSEA.
Dispositivo sottoperiostale con relative micro-viti
Maggiore è l’atrofia ossea (mancanza di osso) con la perdita del processo alveolare tanto più èindicato l’ utilizzo dell’ implantologia sottoperiostale.
Con questa tecnica vengono valorizzate ed utilizzate al meglio le porzioni di osso disponibili, anche se di scarso volume, e si possono così evitare eventuali interventi di rigenerazione ossea che non sempre garantiscono i risultati sperati.
Questo tipo di impianto non prevede l’ esecuzione di un foro che il chirurgo esegue tramite apposite frese “calibrate”, quindi non si tratta della classica vite endossea, ma di un dispositivo in TITANIO realizzato “su misura” del paziente che viene collocato tra l’osso stesso ed il suo “rivestimento”, il periosteo, e che viene fissato da speciali micro-viti che ne garantiscono la massima stabilità.
Ogni impianto è un manufatto unico e la sua preparazione richiede un’ intervento sulla gengiva al fine di posizionare il dispositivo sottoperiostale al di sotto del periostio stesso e collocarlo sull’osso su cui viene ancorato e saldamente fissato.
Dispositivo sottoperiostale per protesi fissa cementata
Dispositivo sottoperiostale per protesi fissa avvitata
Dalle gengive emergono i supporti che serviranno a posizionare la protesi
In certi casi di assenza gravissima di osso questo metodo è l’unica soluzione di implantologia applicabile
PROCEDURA:
1) PRIMA VISITA
Attraverso la valutazione dell’ orto-panoramica il medico stabilisce una prima diagnosi e inizia il processo di pianificazione dell’ intervento redigendo un preventivo personalizzato.
2) TAC
Il paziente viene sottoposto ad un esame tipo Dental Scan per monitorare ogni minima porzione di osso.
3) REALIZZAZIONE MODELLO STEREO-LITOGRAFICO (3D)
Sulla base della TAC viene realizzato un modello “analogo” che è un prototipo dell’ osso del paziente tramite tecnologie digitali.
Replica anatomica su cui verrà studiata la corretta collocazione del dispositivo
4) PRODUZIONE DISPOSITIVO IN TITANIO
Una volta progettato il dispositivo sulla base del modello stereo-litografico (prototipo dell’ osso) si procede alla realizzazione e produzione del dispositivo sottoperiostale e della struttura metallica di supporto della protesi fissa.
L’ utilizzo di sistemi ad alto profilo tecnologico come il Laser Melting, Cad-Cam ecc., consentono una realizzazione accuratissima di tutti i dispositivi che costituiscono questo tipo di riabilitazione (dispositivo sottoperiostale e struttura protesica da rivestire con materiale estetico: porcellana, compositi ecc.) .
Dispositivo sottoperiostale Struttura per protesi fissa
5) PIANIFICAZIONE INTERVENTO
Si pianifica l’ intervento e si realizza in questa fase una protesi provvisoria che verrà applicata dopo l’ intervento di impianto del dispositivo sottoperiosteo.
Intervento di posizionamento dispositivo sottoperiostale riuscito e completato con protesi provvisoria avvitata
6) PROTESI DEFINITIVA
A distanza di 30-60 dall ‘intervento di posizionamento dell’ impianto sottoperiosteo è possibile applicare una protesi fissa definitiva in ceramica, porcellana, zirconio o compositi.
NOTA IMPORTANTE: Se hai poco osso e il tuo dentista ti ha sconsigliato di fare implantologia con le tecniche tradizionali allora l’ IMPLANTOLOGIA SOTTOPERIOSTEA è la tecnica adatta al tuo caso.
L’ IMPLANTOLOGIA IUXTAOSSEA è l’ unico trattamento possibile e più adeguato per pazienti con gravi carenze di osso.
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